EPATITE C NEI BAMBINI
Per quanto riguarda l’epatite C la percentuale di neonati da
madri HCV positive che hanno contratto l'infezione è di circa il 5-6%. Questa percentuale aumenta notevolmente nel caso
la madre abbia anche l’infezione da HIV (14-17%).
Contrariamente a quanto osservato per la trasmissione dell'HIV, (aids)
nel caso dell'HCV l'esecuzione del parto con taglio cesareo non si è dimostrata utile nel ridurre il rischio di infezione
neonatale, così come non è stata
dimostrata la trasmissione dell'infezione mediante l'allattamento, che
pertanto non è controindicato.
Nessuno dei 32 bambini nati con parto cesareo elettivo ha mostrato evidenza di infezione. Contrariamente, il rischio
stimato di trasmissione dell’infezione è risultato del 7,7% per il parto per via
vaginale e del 5,9% per il parto cesareo condotto in emergenza.
La sensibilità della HCV-PCR è risultata essere del 22% durante il primo
mese di vita, per poi salire al 97% nei mesi seguenti.
L'epatite C nel bambino è circa 10 volte più rara rispetto
all'adulto (0,5% circa).
Nella grande maggioranza dei casi la modalità di infezione del bambino
e' quella verticale , con trasmissione dalla madre al feto durante la gravidanza. Va detto comunque che, in
assoluto, il rischio di trasmissione dell'infezione da virus dell'epatite C al feto nel caso
di infezione materna è basso, non supera il 5%, ed appare limitato ai casi in cui l'infezione sia
stata contratta dalla madre in gravidanza o sia concomitante ad una immunodepressione (come nel caso
delle donne HIV positive).
La donna HCV positiva può allattare al seno senza che questo
aumenti il rischio di contrarre infezione nel bambino (unica eccezione il
caso della mamma sieropositiva anche per HIV). Per i bambini nati da madre con epatite C sono sufficienti
controlli a 3 - 6 e 18 mesi. Se a 18-24 mesi gli esami escludono l'epatite C il
bambino è considerato non infetto e non sono più necessari controlli.
In età pediatrica non esistono indicazioni ad alcuna terapia, se
non in casi molto particolari e selezionati. I bambini con epatite C devono essere unicamente sottoposti a semplici
controlli ogni 6-12 mesi.
I dati raccolti, provenienti da tre ospedali di Dublino e dalla British
Pediatric Surveillance Unit, riguardano madri HCV positive e neonati con test positivo per gli anticorpi anti-HCV
entro tre mesi dalla nascita.
144 bambini (33%) hanno negativizzato gli anticorpi anti-HCV, di cui il 50% entro gli otto mesi di età.
Solo due tra i 32 bambini testati oltre i 18 mesi di età sono risultati positivi. Per quanto riguarda gli altri soggetti inferiori
ai 18 mesi di età, 156 hanno eseguito una sola volta la PCR e 6 di loro sono risultati positivi. Degli altri 92 bambini che
hanno eseguito la PCR più di una volta, 8 sono risultati positivi, 71 negativi e 13 hanno mostrato dei risultati
discordanti.
La vaccinazione obbligatoria per l'epatite B protegge i bambini
con epatite C da potenziali danni epatici addizionali.
E' anche consigliabile vaccinare i bambini con epatite C contro l'epatite A.
I bambini con epatite C possono avere una vita sociale normale, non esistono controindicazioni
alla frequenza dell'asilo e della scuola.
Fonte: Ansa
(01/03/04).
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