LA
TESTIMONIANZA DI NONNO G.
Ho quasi 59 anni, presumibilmente durante il servizio di leva, nel
1973 in seguito ad un intervento chirurgico per la rimozione di
emorroidi in un ospedale militare oggi non più esistente, rimasi
contagiato dall’epatite C genotipo 1b.
Dopo il matrimonio mi trasferii in altra città e scelsi un medico di
base che mi prescrisse, intorno al 1976, un controllo generale.
Le transaminasi erano alterate ma non si riusciva a comprenderne la
ragione visto che l’esistenza di questo virus è stato individuato solo
nel 1989.
Per alcuni anni lasciai perdere, non prima però di aver sostenuto ogni
tipo di esame relativo al fegato (antigene, anticorpi, scintigrafia,
ecografia e tutti quelli che potevano essere fatti all’epoca).
Passarono gli anni e nel settembre del 1997 mi recai in un centro
specializzato per l’individuazione dell’eventuale presenza di epatite
C ed il risultato fu: POSITIVO con 296.000 copie; 420.000 nel giugno
2001 ridotti a 310.000 nel dicembre 2002 dopo che, nel mese di ottobre
2002, avevo iniziato la terapia interferonica con solo interferone:
“pegintron 80 mg”, - solo nel successivo mese di gennaio 2003 abbinai
anche la ribavirina – nel marzo 2003 la carica virale raggiunse le
74.000 copie.
Purtroppo, però, a causa di un’importante e fastidiosa forma di
psoriasi che sopraggiunse, in aggiunta a tutti gli altri effetti
collaterali, il medico specialista decise di sospendere la cura, dopo
soli 5 mesi di terapia IFN.
Il risultato fu, che nel novembre 2003 la carica virale aumentò a
1.200.000 copie; 2.800.000 nell' aprile 2004 e 1.100.000 nel luglio
2005.
Selezionai accuratamente le persone alle quali far sapere del virus da
me contratto,
astenendomene assolutamente in ambito lavorativo.
Durante una RMN da me sostenuta per altri motivi, un’ infermiera, pure
anziana, mentre mi applicava l’ago per inserirmi il liquido di
contrasto, mi chiese se avevo l’epatite,alla mia risposta affermativa
si spaventò tantissimo, buttò all’aria tutto ciò che aveva tra le mani
(da notare che l'ago era stato già inserito) e scappò via, per
fortuna, che fu subito sostituita dal medico, che proseguì il lavoro,
chiedendomi scusa per l’accaduto,che a me suscitò solo ilarità.
Nell’agosto del 2007 la carica virale giunse a 1.040.000 copie.
Alla data del 22/08/07 le mie transaminasi erano elevate: AST 182 -
ALT 169 - HGB 14,6 così, invitato da un altro medico a ricominciare il
calvario mi sono deciso a ripetere un'altra cura IFN che ho iniziato
il 17 settembre 2007, questa volta con Pegasys 180 mg” associato da
subito alla ribavirina n. 6 compresse al dì di "Rebetol 200 mg."e:
Alla data del 17/10/07 le transaminasi scesero: AST 91 - ALT 98 - HGB
9,1
Alla data del 30/10/07 - AST 82 - ALT 81 - HGB 9,2
Alla data del 08/11/07 - AST 84 - ALT 77 - HGB 9,5
Alla data del 26/11/07 - AST 66 - ALT 71 - HGB 9,9
Alla data del 15/12/07 - AST 78 - ALT 68 - HGB 11,4
Alla data del 02/01/08 - AST 76 - ALT 72 - HGB 10,3
Alla data del 17/01/08 - AST 63 - ALT 63 - HGB 10,6.
per ridurre gli effetti collaterali (che pure ci sono stati e sono
tuttora pesanti),mi vennero prescritti dei farmaci ...in funzione dei
risultati dell' esame emocromo, cui mi sottopongo ogni 15 giorni.
La psoriasi mi è comparsa nuovamente ma, in seguito ad una visita
dermatologica, mi è stato consigliato di non sospendere la cura ifn e
di curarmi con delle "perle" contenenti “omega 3, omega 6 ed omega 9”
più un unguento galenico selle parti interessate.
All'inizio della cura IFN pesavo 102 Kg., ora circa 95 kg.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali ci sono stati "periodi
neri" con frequentissime epistassi, ma anche molto discontinue durante
i vari periodi e che, al bisogno, blocco con una pomata emostatica che
inserisco nel naso, ora è un periodo che sto molto meglio.
Sono pensionato, ma credo che, se fossi stato in servizio, qualche
giornata lavorativa l'avrei perduta.
La febbre ha raggiunto un picco di 37,8°C. all'inizio, ma quel che mi
dava fastidio era
un senso di spossatezza fisica ed affanno.
Non ricordo di aver mai sofferto di psoriasi se non quando assunsi
l'interferone la prima volta, ma ora devo dire, che le pomate che mi
sono state prescritte mi stanno gradatamente "asciugando" tutte le
alterazioni cutanee e non soffro di pruriti.
Non mi sembra di aver subito gravi sbalzi di carattere psicologico,
forse qualche periodo di leggera depressione ma non degna di rilievo.
Mi risulta fastidiosa la costante secchezza della gola in profondità.
Ma fondamentalmente, al momento posso dire che sto rispondendo molto
positivamente a questa cura.
Nonno G.
N.d.R.:
si ringrazia il visitatore Nonno G., per il suo contributo virtuale.
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