SPC3649 NUOVO FARMACO
CONTRO HCV
Da oggi quasi 200
milioni di persone nel mondo sperano in un nuovo farmaco contro
l'epatite C. A tanto ammonta il numero di persone portatrici croniche
del virus C e che rischiano l'evoluzione in cirrosi epatica o cancro
del fegato.
Il farmaco, ancora sotto un'anonima sigla alfanumerica, parrebbe
inibire un micro-Rna che prende il nome di miR-122, fondamentale nella
replicazione del virus all'interno del fegato. La sostanza è stata
somministrata con successo su alcuni scimpanzé, che trattati per tre
mesi e seguiti per altre 17 settimane, hanno presentato una
diminuzione netta della percentuale di virus presente nel fegato e nel
sangue.
Come ci si aspettava, le scimmie che ricevevano la dose più alta
avevano risultati migliori. L'SPC3649 ha anche
il merito di continuare a svolgere la propria benefica azione per
molti mesi ancora dopo la sospensione della terapia, oltretutto senza
presentare il conto con effetti collaterali poco tollerabili per
l'organismo e senza consentire che il virus sviluppi una sua
resistenza e risponda quindi all'aggressione del farmaco.
Il farmaco verrà quindi testato su volontari affetti dall'epatite C, e
i trial clinici avranno così il compito di sperimentarne la sicurezza
e l'efficacia anche sugli esseri umani. Robert Lanford, della
Southwest Foundation for Medical Research, ha dichiarato: “Attualmente
lo standard di terapia si basa sull’associazione di interferon alfa
pegilato con la ribavirina, ma questo schema è efficace soltanto nel
50 per cento dei pazienti ed è spesso associato con effetti
collaterali importanti”.
Allo stato attuale, infatti, non esiste un vero e proprio vaccino per
il virus C, al contrario di ciò che accade per quello B.
Per questo appare fondamentale l'apporto di
nuovi farmaci in grado di rivoluzionare l'approccio a tale tipo di
patologia, anche se la sperimentazione è solo alle sue fasi iniziali.
I primi risultati sono apparsi sulla prestigiosa rivista
scientifica Science, e questo non può che deporre a favore della bontà
della ricerca medica in questione.
Fonte: italiasalute.leonardo.it (03/12/09) |