TELAPREVIR e
BOCEPREVIR
Farmaci innovativi
per l'Epatite C non sono ancora disponibili per i pazienti italiani a
causa della mancata attivazione dei Registri di monitoraggio.
Lo scorso 3 agosto il Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) AIFA ha ammesso
alla rimborsabilità due nuovi farmaci per la cura dell'Epatite C,
boceprevir e telaprevir. Questi farmaci però non sono ancora realmente
fruibili dai pazienti perché il loro utilizzo deve essere monitorato
tramite Registri AIFA, non ancora attivati.
Uno di questi farmaci, boceprevir, è già disponibile in 16 Paesi
europei, in metà dei
quali fin dall'agosto 2011.
Boceprevir è un farmaco innovativo indicato per i pazienti affetti da
Epatite C cronica con genotipo 1, in grado di impedire il progressivo
avanzamento della patologia.
L'introduzione di un nuovo protocollo che può portare all'eradicazione
dell'infezione cronica rappresenta un'opportunità di riduzione degli
ingenti costi di gestione della patologia anche per il Servizio
Sanitario Nazionale.
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“Sono trascorsi 14 mesi da quando abbiamo depositato il Dossier di
Prezzo & Rimborsabilità del nostro farmaco boceprevir presso l'Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA) – dichiara Pierluigi Antonelli, Presidente
e Amministratore Delegato di MSD Italia – non sappiamo ancora, però,
quando i pazienti avranno veramente accesso a questo farmaco
innovativo".
Lo scorso 3 agosto l'AIFA ha emesso un comunicato nel quale si legge
che il Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) ha ammesso alla rimborsabilità
due nuovi farmaci per la cura dell’Epatite C, il boceprevir e il
telaprevir.
Tuttavia, la decisione del CPR prevede che l’utilizzo di questi
farmaci debba essere monitorato tramite Registri AIFA, che non sono
stati ancora attivati: questa incongruenza rende di fatto i farmaci
non disponibili per i pazienti.
"Diamo atto all'AIFA – prosegue Antonelli – di aver deliberato
positivamente e in tempi rapidi dopo la ripresa dei lavori seguita
alle nomine dei nuovi componenti. Decisione, peraltro, ratificata
anche dal Consiglio di Amministrazione dell'AIFA.
Tuttavia, ad oggi, non abbiamo alcuna informazione se i Registri AIFA
siano pronti o meno, condizione essenziale per rendere questi farmaci
innovativi realmente fruibili da parte dei pazienti con Epatite C”.
Boceprevir è un farmaco innovativo in grado di assicurare un
incremento importante delle percentuali di Risposta Virologica
Sostenuta (SVR) in tutte le diverse tipologie di pazienti affetti da
Epatite cronica C con genotipo 1, impedendo il progressivo avanzamento
della patologia.
L'introduzione tempestiva di un nuovo protocollo di trattamento in
grado di portare all'eradicazione dell'infezione cronica nel paziente
con Epatite C e ridurre di conseguenza l'incidenza delle sequele
correlate ai suoi stadi più avanzati, rappresenta un'opportunità per
il Servizio Sanitario Nazionale di abbattere gli ingenti costi di
gestione generati non solo in caso di trapianto di fegato o insorgenza
di carcinoma, ma anche dalla popolazione di pazienti con infezione
cronicizzata di medio-lungo periodo.
“Ricordo che – conclude Antonelli – nel rispondere ad
un'interrogazione parlamentare presentata, tra gli altri, dai Senatori
Marino e Tomassini, il Sottosegretario alla Salute Cardinale aveva
'condiviso l'importanza e l'urgenza di rendere disponibili al più
presto sul mercato italiano detti farmaci antivirali'.
Quando saranno veramente disponibili i nuovi farmaci per l'Epatite C
per i pazienti italiani?".
Boceprevir è già oggi disponibile in 16 Paesi europei (Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Malta,
Olanda, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e UK),
in metà dei quali è addirittura commercializzato sin dall'Agosto 2011.
Fonte: ufficio stampa Pro Format Comunicazione - Roma (20/09/12) |